mercoledì 28 marzo 2018

Beniamino e Amanda

Beniamino e Amanda, i nostri avi.

I paleontologi hanno dato un nome agli antenati della Gente di Sardegna: Beniamino e Amanda, erano una coppia e sono vissuti ottomila e cinquecento anni fa. Dalle analisi della dentatura, in parte consumata, e dalle tracce di osteoporosi, quei corpi apparterrebbero a un uomo sui quaranta-quarantacinque anni e a una donna della stessa età. Beniamino e Amanda, appunto. Sono questi i risultati scientifici dell'importante scoperta in s'Omu e s'Orcu, luogo di sepoltura preistorica nel comune di Arbus, dei resti umani ricoperti di ocra che li ha conservati nel tempo, unica testimonianze in Sardegna. Una stretta collaborazione tra la facoltà di Scienze dell'Università di Cagliari, l'Università 'La Sapienza" di Roma, la Soprintendenza ai beni Archeologici, ha permesso di analizzare i reperti e studiare il contesto del ritrovamento per datarlo e tornare indietro nel tempo, al Mesolitico. Uno studio durato oltre vent'anni da quando, nel 1985, un gruppo di ragazzi trovò sulla spiaggia arburese delle ossa appartenenti a una persona in posizione rannicchiata e a altre ossa tra cui un torace, ricoperte di una sostanza rossa che poi vennero custodite dal gruppo archeologico Neapolis di Guspini. Ma è solo nella campagna di scavo dell'anno scorso che gli studiosi sono riusciti a ricostruire il contesto ambientale e datare i ritrovamenti attraverso l'analisi di dune fossili, sedimenti, pezzi di carbone relativi a un incendio, ma anche dei resti di prolago, un animaletto somigliante al coniglio selvatico. Sono arrivati alla conclusione che Beniamino e Amanda sono vissuti in un periodo di grandi cambiamenti climatici, il livello del mare era più basso e l'isola di San Pietro si poteva anche raggiungere a piedi. Hanno poi scoperto che esistevano poche specie animali e uno di questi era il prolago. Tantissime analisi sono state eseguite in questi anni nei laboratori delle Università italiane e dell'Arizona Adesso Beniamino continua a essere al centro dell'attenzione degli esperti anche per la particolarità della sua sepoltura: vicino al corpo, all'altezza della testa, è stata ritrovata una grossa conchiglia che veniva utilizzata come strumento musicale, un'usanza funeraria che poi si è sviluppata in epoche successive. Per gli scienziati, Beniamino e Amanda rappresentano un simbolo di un'attività che vogliono portare avanti e nonostante queste scoperte abbiano permesso di arricchire di informazioni sull'uomo che abitava la Sardegna nella preistoria, il loro lavoro, dicono, è appena agli inizi. E a tutti resta sempre lo stesso dubbio: erano Beniamino e Amanda i veri progenitori dei sardi?

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